GLI UOMINI DELLA RSI: EZIO TARTAGLIA      


RICORDI DI EZIO TARTAGLIA Uomo di guerra e perseguitato
 
 
 
     Mentre il Btg. NP ripiegava combattendo, da Montorfano partì un gruppo di NP del Vega, formato da 23 Marò al comando del Ten. Ezio Tartaglia, diretti al fronte quali nostri complementi. Prima di potersi collegare al Btg. Tartaglia si trovò costretto a porre il suo comando a Cà Tiepolo. In quel momento due gruppi di NP del Nord e il gruppo NP del Sud (al comando di Ambrosi) si trovavano a non molta distanza fra loro ma, in pratica, impossibilitati a congiungersi.
    Attraverso il Po di Goro (il ponte era crollato), Ambrosi giunse a contatto vocale con il gruppo Tartaglia e ne chiese la resa. Tartaglia obiettò che, anche volendo, non avrebbe potuto arrendersi a chi, giuridicamente, non era suo nemico; al che Ambrosi, in attesa che la situazione si chiarisse, si ritirò momentaneamente dopo aver scambiato con Tartaglia un corrett saluto militare di congedo.
    Nel frattempo, ormai sopravanzato dal nemico e perciò tagliato fori dalla lotta, Tartaglia si era asserragliato nel fabbricato del Consorzio Agrario di Cà Tiepolo; così, mentre il Btg. NP stava raggiungendo Venezia dopo una lunga serie di combattimenti, egli si trovò a dover trattare con il CNL del luogo. Fece presente che, essendo un militare, non poteva dar credito e udienza a civili; nondimeno, informato che la popolazione aveva urgente bisogno di farina, fece portar fuori quanto richiesto. Venne in tal modo a stabilirsi un insolito rapporto di amicizia mentre sul Consorzio continuava a sventolare la bandiera della RSI unitamente al gagliardetto della Xa MAS. Il giorno successivo gli uomini di Ambrosi, preceduti da un tenente inglese di collegamento, concessero l'onore di delle armi al gruppetto di NP e al loro comandante, Tartaglia, che rimase libero e in uniforme fino al 30 aprile quando fu inviato a presentarsi ai Carabinieri per essere avviato a un campo di concentramento quale unico responsabile del reparto. Tutti i suoi uomini, muniti di validi lasciapassare, poterono raggiungere le loro famiglie.
    Nel dopoguerra, Ezio ha dato un fattivo contributo alla costituzione dell'Associazione reduci della Scuola A.U. GNR di Modena che nel 1970 aderiva alla "Federazione Scuole AA.UU, della GNR".
    Nel 1973, con una nobile iniziativa - a cui dava un conveniente risalto propagandistico e veniva violentemente contrastata dalla stampa conformista di regime locale e regionale - offriva un'area della sua tenuta Cà bianca a Collebeato di Brescia per la collocazione in data 14 ottobre, d'un cippo con targa commemorafiva di tutti i Caduti delle Scuole AA.UU. della G.N.R.. Anche se questa degnissima iniziativa, irrealizzabile su terreno pubblico, fu sabotata dopo alcuni giorni da una carica esplosiva ed in seguito dai provvedimenti governativi, il coraggio e l'Amor Patrio di Ezio Tartaglia meritano d'esser ricordati ancor oggi da tutti noi.
 
 
NUOVA CONTINUITA' IDEALE N. 1-2 Gennaio-Febbraio 1999  (Indirizzo e telefono: vedi PERIODICI)

DOMUS